Poliedrico, arguto, anticonformista, comico, tragico, spiazzante, politico. Questo, e molto di più, è Percival Everett: uno degli scrittori americani più originali dei nostri tempi, che adesso ci regala una nuova, avvincente opera letteraria, che ha già riscosso il plauso della critica e di un pubblico sempre più numeroso.
«Everett è magistrale nel gestire il passaggio tra momenti di indicibile terrore e altri incredibilmente divertenti.» - The New York Times Book Review
«Dio benedica Percival Everett, i cui libri così idiosincratici dimostrano una maestosa indifferenza per le tendenze letterarie, il mercato e i suoi critici.» - The Wall Street Journal
Money, nel Mississippi, una piccola cittadina rurale del profondo sud degli Stati Uniti, viene scossa da una serie di brutali omicidi. Sul posto vengono inviati due detective del Mississippi Bureau of Investigation (MBI). Anche se inizialmente sembra un semplice regolamento di conti l’indagine si fa man mano più complicata. I due, infatti, incontrano forti resistenze da parte dello sceriffo locale, del suo vice, del medico legale e di una serie di cittadini bianchi, e razzisti, esattamente come gli uomini trovati morti. Gli omicidi sembrano essere collegati tra loro e presentano un enigma comune, perché in ogni luogo del delitto c’è un secondo cadavere orribilmente mutilato, che poi scompare nel nulla, inspiegabilmente, per riapparire sulla scena del crimine successivo. Il corpo sembra essere quello di Emmett Till, un giovanissimo afroamericano vittima di un linciaggio per motivi razziali nel 1955 proprio a Money. Il caso si complica ulteriormente quando i due detective scoprono che omicidi simili si stanno verificando in tutto il paese. Mentre i morti aumentano, i due investigatori cercano risposte interrogando Mama Z, una stregona di 105 anni, che ha perso il padre in un linciaggio rimasto impunito e che da moltissimi anni documenta ogni caso di omicidio razziale negli Stati Uniti. Quello che scoprono è una storia di sangue e odio che non può essere cancellata né sepolta.
Percival Everett
Personaggio schivo ma eclettico, è stato chitarrista jazz, addestratore di cavalli, rancher e professore di liceo, oltre che distinguished professor alla University of Southern California, dove le sue lezioni sono diventate leggendarie. La scrittura è indubbiamente l’attività che gli ha riempito di più la vita, anche perché scrive sempre e solo a mano sugli inseparabili quaderni ad anelli. Di libri ne ha sfornati circa uno all'anno, tra romanzi, raccolte di racconti e poesie, saggi, passando in rassegna quasi tutti i generi letterari. La critica lo ha definito “uno dei più coraggiosi scrittori sperimentali degli ultimi anni”. I suoi libri sono tradotti e apprezzati in tutto il mondo.
Tra i suoi libri pubblicati in Italia: Glifo (Nutrimenti 2007), Cancellazione (Instar Libri 2007), La cura dell'acqua (Nutrimenti 2008), Ferito (Nutrimenti 2009), Deserto americano (Nutrimenti 2009), Non sono Sidney Poitier (Nutrimenti 2010), Il paese di Dio (Nutrimenti 2011), Sospetto (Nutrimenti 2013), Percival Everett di Virgil Russell (Nutrimenti 2014), In un palmo d'acqua (Nutrimenti 2016), Quanto blu (La Nave di Teseo 2020) e Telefono (La Nave di Teseo 2021).
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